Sabato 3 Novembre 2001, PalaVivi di Borghetto (VR)

Terza Edizione del

Torneo Walter Parmeggiani

Verona-Mantova 8-7

L'inizio della partita è fissato per le 3, senò poi viene buio e freddo. Il Cesco si presenta alle quattro, il Carlo (fratello del cesco) alle 4.20 (evidentemente si tratta di una tara genetica). La partita inizia alle 4 e mezza. Le squadre si presentano con delle piccole variazioni rispetto agli organici standard: per rinforzare il centrocampo i mantovani schierano il Conte Madman (già noto per alcune mail inutilissime spedite su pampucom), mentre si ostinano a non convocare il fuoriclasse Paulo Roberto Pantera detto "el Fava de Oro". I veronesi schierano Carcarlo Adami (detto "Lo Squalo", in memoria dei tempi parmigiani in cui cambiava le ragazze per intonarle ai calzini), e l'oriundo bergamasco furlo, che va a formare assieme al cesco una coppia di orribili panzoni, per la gioia del Pampu che al confronto si sente leggiadro e slanciato e zampetta felice per il campo.

 

I vincitori: in piedi da sinistra: Lo Squalo, Il Vitello, Il Giacomo, Il Furlo. Accasciati: Il Gino, Il Bozzi (Sia aggiungerà a partita iniziata, con un colpevole ritardo, il Michele). Dietro: il Pampu che dimostra tutta la sua cultura, le corna di Fru Fru.

 

Parte meglio la squadra mantovana, che si porta subito in vantaggio, sarà anche perchè sul terreno scivoloso del "Palavivi" di Borghetto, Jacopo ed il Bozzi non si reggono in piedi con le scarpette da danza di cui sono equipaggiati. Sul 2-1 per i mantovani, con il consueto senso della misura un mantovano dice "giochiamo come il gatto col topo". Sul 5-3 per i mantovani, il Pampu, incredulo per l'ampio vantaggio insiste: "cosa c'era scritto sul "Reportage Pietro", lo scherno?". Dopo una frase così l'esito della partita è pressochè scontato, difatti i veronesi si riprendono, ed il primo tempo finisce in parità: 5-5.

 

Faccie un pò provate ma felici al termine del primo tempo

 

Anche il secondo tempo vede la squadra mantovana partire più pimpante, va in vantaggio 6-5 e 7-6. A metà del secondo tempo, in un'inspiegabile momento di lucidità, i veronesi si rendono conto di stare giocando con un'uomo in meno, per la prematura scomparsa del gino. Rientrati in parità numerica, la partita cambia volto. Due gol di rapina portano avanti la squadra veronese, segna prima Jacopo subendo un fallo da espulsione e frustate, quindi il Cesco "Vitello Grasso" Adami (soprannome biblico) raccoglie un preciso passaggio del Belli portiere mantovano (generoso come sempre), e lo infila con un preciso fendente, conferma che i piedi sono ancora buoni, anche se il fisico è deforme. Sull' 8-7 la squadra veronese sembra dilagare, le viene pure annullato un goal per un vizio procedurale. A tempo scaduto ("ultima azione") il Treme entra in area Veronese, e viene brillantemente falciato, tanto era l'ultima azione. E' il trionfo.

I perdenti: In piedi da sinistra: Il Barba, Il Pampu, Il Furlo (che con abile mossa salirà appena prima della partita sul carro dei sicuri vincitori), Bimboyuri. Accasciati: Il Treme (una volta era un calciatore dignitoso, ora si muove come se avesse la bandierina del corner nel culo), Il ConteMadman, Fru Fru (Autore del passaggio decisivo). Dietro: Il Cesco che corre a brache calate per mostrare il culo alla macchina fotografica, Jacopo che non riesce a trattenersi dal ridere alla visione dell’orribile ammasso budinoso costitutito dalle terga del Cesco.

 

Segurianno le consuete scene, che siamo oramai abituati a vedere. Vincitori veronesi esultanti, mostrate di culo, e sbeffeggiamenti degli avversari. Il Treme desolato: "questa volta ci credevo". Ma anche la terza edizione del Walter Parmeggiani va ai veronesi. E sono 3 su 3. Quantomeno, al contrario della scorsa edizione (6-1) i mantovani questa volta hanno salvato la dignità. La prossima sfida: "Walter Parmeggiani, Classic Winter Edition" è fissata per il 24 Dicembre al "Della Fava" di Grezzano.

A cura della redazione sportiva di PampuBoia


Alcune simpatiche scene a fine partita: A sinistra Il Vitello (noto per il suo celebre culo budinoso) sorseggia una birra, soddisfatto per l’ennesima vittoria del team veronese. A destra Jacopo colto mentre realizza il classico "test dell’ascella" sull’ascella del Bozzi.

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