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PalaTreme di Sant'Antonio (MN)
Sabato 21 Dicembre 2002


Memorial "Walter Parmeggiani"
VI Edizione
Mantova-Verona=3-5


Solenne batosta inflitta dai veronesi alla
squadra mantovana, umiliata sul campo amico.

Il computo totale delle 6 edizioni si attesta su
di un rassicurante 4 a 2 in favore dei veronesi.

La spumeggiante formazione veronese, raro esempio di vigore atletico, raffinatezza tecnica e spirito di corpo. Qui presa prima dell'inizio del match, proiettata verso la sicura vittoria

Il Walter 6 nasceva sotto oscuri presagi. La nobile formazione Veronese veniva dalla bastonata rimediata nel Walter V (4-1 per i mantovani al "Della Fava") e sino all'ultimo non si sapeva se sarebbe riuscita a rimediare una formazione.

La sera precedente l'evento, direttamente dall'ufficio di Tre (passione, con la forza di Tre (www.tre.it)), alle 21.00 Jacopo riesce grazie a dei salti mortali a rimediare una compagine inserendo a sorpresa: il Matteo (noto per avere preso 2 goal nei primi 4 minuti del Walter V, compromettendo irrimediabilmente la partita) ed il Cugino Massimiliano (tre anni che non toccava una palla, che non fosse un attributo personale).

Promettendo improbabili bevute post partita, Jacopo riesce a convincere anche il Bozzi, animo rude ma nobile, mentre non c'è nulla da fare per il Gino (che ha oramai appeso le scarpe al chiodo) e Lord Vitello che animato dal più puro spirito decoubertiano (si scriverà così, bo...) sancisce: "io per perdere non gioco".

La ripugnante formazione mantovana. Un'orribile accozzaglia di carbonari estranei a qualunque forma di spirito sportivo.

La gloriosa compagine Veronese, prestigiosa vincitrice delle prime tre edizioni del Walter, sembra così destinata ad una sicura sconfitta. Ciò nonostante si presenta puntuale al PalaTreme di Sant'Antonio (Mn). Come agnello sacrificale, con la serenità dei giusti, pronta ad affrontare l'ineluttabile.

Nulla sembrava potere fermare l'esercito del male, capitanato da Enrico Parmeggiani, detto "Il Carbonaro" (da notizie non confermate sembra che i mantovani mangino i bambini...).

Stremati, ma sempre fascinosi, i Veronesi al termine della partita

Ma qualche volta, anche in questa società malata e con questo governo ladro, ci sono ancora delle storie a lieto fine, un pò come le favole che il Walter raccontava al pampu da piccolo, quando il muschiato aveva ancora delle sopracciglia di dimensioni accettabili.

Succede così che il Walter guardi dall'alto, con i suoi occhi misericordiosi, la formazione veronese, e faccia venire il cagotto alla morosa dello squalo (Carletto Adami), fratello del Vitello. Il Carletto, semiprofessionista di calcio (è il suo secondo impegno, dopo il trombarsi la morosa, e prima dell'università) è così svincolato da impegni coniugali e può presentarsi (con i suoi tempi) al "PalaTreme".

Viste le possibilità di vittoria, anche il Vitello stesso si rende improvvisamente disponibile. Si c'è una giustizia, ed allora per i mantovani son cazzi.

Il Vitello saluta i simpatici lettori di questo servizio

Saputa la notizia, svanisce improvvisamente dalla faccia del treme quel sorriso idiota che si portava dietro dal suo infausto matrimonio. Ma oramai è troppo tardi per ritirarsi.

La partita comincia con i consueti 45' di ritardo dovuta ai fratelli Vitello. Il primo tempo finisce sul 2-1 per i veronesi. 2 Goal dello squalo e 4 pali per i veronesi, 1 tiro in porta sbilenco ed un goal (del treme) per i mantovani. All'inizio del secondo tempo i mantovani pareggiano, ma non possono durare. Come prevedibile i veronesi dilagano portandosi sul 5-2 (altri due goal dello squalo, ed uno del Vitello). Contentino finale per i mantovani, per il definitivo 5-3.