ASCESA E DECLINO DI UN (SUPER)EROE
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Eccolo, Superpippo. Lo sguardo diretto, la pelle tersa, l'occhio penetrante. E' l'inizio della serata e l'incrollabile comincia a riscaldarsi per un festino di balli scatenati, donne fameliche e alcol a fiumi. 
 
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      Ma ecco che già  l'impassibile comincia a scomporsi. Saranno la musica frenetica, il vortice di persone che lo circondano, o i primi cocktail che fanno il loro effetto. Forse Superpippo ha dimenticato a casa le sue celeberrime noccioline americane. Certo è che il nostro ha bisogno di ritrovare le energie. E il suo nettare degli dei sarà una serie di rum e pera. (Quanti erano? cinque?) Ogni supereroe ha il suo superalcolico preferito.  | 
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  Ma il supereroe sa che la sua missione non finisce qui e mai lascerà il posto vacante e l'impresa incompiuta.
Stoicamente affronta il dj-set, con l'occhio sempre più chiuso la postura sempre più incerta e la sedia che inesorabilmente lo divora. 
L'EPILOGO
Giunge il momento in cui anche il più onorevole dei supereroi ammette i propri limiti. Non si nasconde all'occhio impietoso della macchina fotografica che segue da vicino la sua crisi inesorabile. 
 
 
 Smessi i panni di Superpippo, l'eroe si fa uomo e affida la propria rinascita alla tazza.  | 
    
Jacopo e la tazza. L'eroe e il suo conforto. Don Chisciotte e Sancho Panza.  | 
      
La legge del contrappasso lo giustizia: citando i tempi in cui era lui a farsi beffe del sofferente Pantera. 
 
 
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