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Barbados Diary
Febbraio - Marzo 2008

 



Lovesex

Innanzitutto un errore di partenza, prima di partire mi informo su internet: la popolazione locale è di origine africana, 95% neri, ex schiavi, portati per lavorare dalle colonie inglesi.
Allora penso: neri, africani, brutti.
Sbagliato: neri, caraibici, belli. Miscuglio di 1000 razze nere.
Le ragazze sono diverse dalle nostre, hanno spesso dei tratti forti, ma ce ne sono di molto belle. Direi che Rihanna è un’ottima rappresentante della ragazza carina media. Certo che l’impressione è che la battaglia di un uomo bianco con un nero sia persa in partenza: i fisici sono statuari, per non parlare del ben noto big bambu, di cui non ho conoscenza personale, ma a cui credo facilmente. L’unica speranza che una ragazza caraibica si interessi ad un bianco è se vuole un souvenir esotico. Ah, oppure per soldi.

Allora andiamo al Club Extreme. Il “St. Lawrence Gap” è pieno di bei locali dall’aspetto caraibico: aperti, legno, palme, rum, musica reggae. Ma sono posti per turisti. Sabato sera voglio andare in un posto per “locali”. In effetti ci saranno più di mille persone, e circa 10 bianchi. L’età è giovane, ma sarebbe così anche in Italia. In coda per l’entrata chiedo a Simone che musica fanno. Simone è molto carina, con un viso particolare. L’abbiamo trovata lì in coda. La musica è “Dub” (si scriverà così?) di cui il massimo eponente ci dice essere Sean Paul.


Sean Paul - Get Busy (Shake That Thing)

Il ballo locale classico è il seguente: la donna si mette davanti, l’uomo dietro, lei gli da le spalle. La donna comincia a dimenare le natiche come solo loro sanno fare. L’uomo si appoggia ed entrambi mimano l’atto sessuale al ritmo forsennato della musica.
Io ho l’attegiamento di uno che è lì a fare uno studio antropologico. Oggettivamente sarei in difficoltà: un po’ perché il ballo è troppo esplicito, un po’ perché realisticamente non potrei tenere il ritmo. A meno di non bere molto, ma il mio fisico si ricorda ancora della balla di carnevale, e non c’è modo di buttare giù altro rum, la bevanda locale più in voga.
Fabio e Max invece ci si buttano dentro. Vedo il Max copulare per mezz’ora con una locale. Alla fine mi chiede: "com’era di faccia? Io non l’ho mica vista…."

Se le donne mantengono un quarto di quello che promettono ce n’è davanzo. Ma non è così, o meglio siamo noi che evidentemente non capiamo.
Dopo mezz'ora – 1 ora di lei con le mani sulla balaustra a 90, e te dietro che ci dai la cosa può finire in 2 modi:

1. La tipa se ne va con una frase del tipo “devo andare dal mio ragazzo”. Tu resti lì eccitato come una biscia, e a volte non sai nemmeno come si chiama.
2. Dopo il tutto si fanno le presentazioni, ci si scambia la mail ed il numero di telefono. E ci si dà l’appuntamento ad una sera successiva. L’appuntamento non riesce mai. Bidoni e controbidoni, tipicamente una ragazza si vede una sera sola.
L’impressione che mi sono fatta, ma è fatta da fuori, è che o si conclude lì o non c’è niente da fare. Un’altra sera la tipa sarà a “ballare” con qualcun altro.

Un’altra cosa che qui mi ha stupito, è che in tutto questo sfregamento, la gente che si bacia è veramente poca. Sarà qualcosa di troppo intimo…



Surf
è inutile, Fabio è un altro livello..

From: jac
To: surfers
Subject: saluti dai caraibi

Qui a barbados sono tutti radicali.
Sto diventando radicale anch'io, nel senso che prendo delle botte radicali. Però riesco a tornare a riva con una 100 litri, e quasto è già motivo di soddisfazione.
Quando sei sul reef ti vedi la gente che ti fa i 360 davanti; prima di ribaltarmi inesorabilmente, qualche saltino risco a farlo anch'io. Poi dopo due - tre frullate e due - tre tentativi di partenza dall'acqua rientro, ma c'è una corrente porka che mi spedisce in culo, e mi porta a fare lunghe camminate romantiche sulla spiaggia: io, il mio rig e la mia tavola. Però il mare è di un azzurro mai visto. Per ora sono ancora sano.

Baci
Jac

 

From: jac
To: pampuboia@yahoogroups.com
Subject: saluti da barbados

Proseguendo la tradizione iniziata dal compianto pantera, e brillantemente proseguita dal leggiadro presidente, ufficializzo i saluti dal luogo di vacanza.
respect
jac

PS: le vacanze sono oramai agli sgoccioli, tutti tentano di fare più cose possibili. Il massimo passa le notti al gap fino alle 4, ed alle nove è in tavola. Ogni volta che si siede si addormenta. Il fabio cerca di trombarsi qualunque cosa. Io faccio quello che qui mi viene meglio, ovvero rompere l'attrezzatura. Oggi ho rotto un albero, ma è poca cosa. La settimana scorsa ho distrutto un'attrezzatura completa sulle rocce. Sono partito con tavole e vela, e tornato a piedi senza nulla. Arrivato al noleggio la mia prima frase è stata: "another one, please".


Ok, in realtà questo l'ho scritto per fare il figo. Non è proprio finita così. Alla distruzione completa dell'attrezzatura è seguita una civile ma serrata discussione in cui il cliente (io) sosteneva che l'assicurazione avrebbe dovuto coprire qulunque minchiata facesse, ed il noleggiatore che non era esattamente dello stesso avviso. La cosa si è risolta, come molte grandi dispute, con un compromesso. E con una ubriacatura in compagnia a base Mount Gay Rum la sera dopo.


Così partivo leggiadro verso l'azzurro.
Al ritorno l'unico parte dell'attrezzatura recuperata era quella della foto seguente..


Allegramente realizzato
nel Maggio 2008 dalla
Pampuboia - Tucano Productions